Masarolis, la frana trascina a valle la strada
Torreano, lo smottamento non si ferma, la Protezione civile continua a monitorarlo. Al lavoro per una bretella provvisoria
TORREANO. Continua a piovere, a tratti con violenza - nessuna tregua nella notte fra mercoledì e giovedì -, e la montagna alle spalle di Torreano è sempre più provata: il massiccio smottamento provocato dagli scrosci lungo la strada che dal fondovalle sale a Masarolis, frazione d’alta quota popolata da circa 120 persone, dà segnali preoccupanti. Le infiltrazioni d’acqua hanno compromesso in maniera pesante la stabilità del terreno: «La frana si muove. O meglio - precisa il sindaco Roberto Sabbadini -: la strada si muove. Il fronte su cui poggia la carreggiata sta cedendo, scivola verso valle».
E trascina con sé, appunto, l’arteria, unica via di collegamento tra il capoluogo e la borgata: l’alternativa è una sola (se si eccettua una pista bianca, disagevole da percorrere), la lunga deviazione per Canebola, in Comune di Faedis. I tecnici della Protezione civile regionale monitorano la situazione costantemente: «Lo smottamento è sotto stretta sorveglianza - conferma il primo cittadino -. L’intervento degli uomini della Pc è stato immediato, non possiamo che plaudire alla tempestività dimostrata e alla prontezza delle azioni basiche di messa in sicurezza».
Basiche, appunto: per rimediare al guaio e riportare il panorama alla piena normalità ci vorranno tempo (presumibilmente parecchio) e denaro, «certamente tanto». «Confido - dichiara il sindaco - si riesca a mettere a punto quanto prima un piano di risanamento, in modo da poter stimare con precisione le risorse necessarie. Purtroppo, è più che evidente che i lavori di ripristino e di consolidamento saranno onerosi: l’estensione del cedimento, che si allarga su una fascia di un’ottantina di metri, richiederà un’operazione estesa e, conseguentemente, costosa».
È probabile - anticipa Sabbadini - che nei prossimi giorni si effettui un ulteriore sopralluogo di dettaglio, che potrebbe impegnare in prima persona anche l’assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin. «Serve un accertamento mirato - motiva il primo cittadino - per appurare l'entità della gravità dell'accaduto».
Questa sera, intanto, Sabbadini sarà a Masarolis per incontrare i residenti e illustrare loro la situazione: la riunione è convocata per le 20 al centro sociale. Per il momento, la strada è percorribile (in base a un’ordinanza municipale emessa nella giornata di mercoledì) solo due ore al giorno, in fascia strategica nonché “protetta”: il transito è permesso esclusivamente in presenza degli operai del cantiere, al mattino dalle 7 alle 8 (per consentire alla gente di Masarolis che deve recarsi al lavoro di raggiungere il fondovalle senza troppa fatica) e nel tardo pomeriggio, dalle 17 alle 18 (per favorire i rientri a casa).
Per permettere il passaggio dei mezzi è stata realizzata un’apposita bretella provvisoria, scavata sul fianco della collina.
Messaggero Veneto 21 febbraio 2014