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"Frazione dimenticata" a Torreano, il sindaco: "In arrivo 225 mila euro"

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IMAGE La frazione dimenticata e l'appello della giovane coppia: "Come faremmo se ci fosse un'emergenza?"

Mirko Martinig e Jessica Russian, due ragazzi rispettivamente di 30 e 29 anni,... Leggi tutto...

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NOTIZIE TORREANESI

Scarichi abusivi nella roggia Torreano-Cividale

CIVIDALE. Scarichi fognari abusivi nella roggia Torreano-Cividale? C'è chi avanza il dubbio, cui si affianca un ulteriore interrogativo: osservando il calo della portata del rivo da Rubignacco in poi qualcuno, infatti, ventila un'arbitraria gestione dell’acqua a fini personali, ipotizzando che parte del flusso venga deviato da privati, a seconda delle necessità del momento, nel rugo di Sant'Elena. Entrambe ipotesi, allo stato attuale, «ma verificare – ammonisce il consigliere comunale e regionale Roberto Novelli, che ha raccolto le segnalazioni di diversi cittadini residenti nei pressi del ruscello – sarebbe atto dovuto». Si annuncia, così, un’interrogazione consiliare, che verrà iscritta all’ordine del giorno della prossima assemblea civica.
«La roggia, che fra l’altro accusa da tempo l’assenza di una manutenzione programmata e periodica – ricorda l’amministratore –, è uno degli ultimi affluenti attivi del Natisone. Fino alla località di Rubignacco il letto conta su una discreta quantità d’acqua; in prossimità dell’ex mulino Dorbolò, invece, la portata cala vistosamente. In vari periodi dell’anno si assiste a un’anomala carenza idrica che, nei mesi estivi, provoca il proliferare di insetti, a cominciare dalle zanzare, creando non pochi disagi a chi vive nelle fasce limitrofe. C’è poi il problema, segnalato da varie persone e ancora più serio, del probabile riversamento nell’alveo di scarichi fognari illeciti, da abitazioni: un tanto si verificherebbe anche nel settore in cui la Torreano-Cividale corre sottoterra, in centro città. Lo stesso sembrerebbe accadere nella zona di via Mulinuss». Le conseguenze sono facilmente intuibili: cattivi odori e frequente presenza di ratti «dalle proporzioni inquietanti». A parere di alcuni cividalesi, poi, il contenuto di molte caditoie verrebbe irregolarmente immesso nella rete fognaria, sommandosi alle acque nere e tracimando, in determinate condizioni atmosferiche, nella roggia. «Una semplice osservazione del fondale nel tratto, ormai quasi sempre a secco, compreso tra via Conciliazione
e lo sbocco Natisone – rimarca Novelli – attesta l’esistenza di una sorta di fogna a cielo aperto». All’assessorato all’ambiente in sede consiliare verranno chieste spiegazioni di dettaglio sulle problematiche segnalate e informazioni sull’esistenza, o meno, di un piano d’intervento mirato.
 
Messaggero Veneto
05 novembre 2016
di Lucia Aviani

Morto l’artigiano caduto da un ponteggio

TORREANO. Non ce l'ha fatta Nicola Andresini, l'artigiano di 59 anni che giovedì scorso era caduto da un trabattello, all'interno di un'abitazione in fase di ristrutturazione sulle colline di Ipplis di Premariacco, e aveva sbattuto violentemente la testa al suolo. L'uomo si è spento nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Udine, dove era arrivato in condizioni disperate. La notizia del drammatico epilogo dell'incidente si è diffusa in fretta a Torreano, dopo l'operaio - che lascia un figlio e una sorella, residenti tuttavia in altri comuni - viveva. «Siamo profondamente addolorati - dichiara il sindaco del centro valligiano, Roberto Sabbadini -: era una persona affabile, per quanto schiva. Lo si incontrava spesso nel bar del paese e capitava di incrociarlo nelle attività commerciali di Torreano. Sembra impossibile - chiosa - che disgrazie del genere possano ancora accadere sui luoghi di lavoro, dove evidentemente la sicurezza non sempre viene messa al primo posto». La disgrazia si era verificata in una zona isolata, in collina, nei pressi della Rocca Bernarda, lungo via Case Sparse. Per cause tuttora in fase di accertamento Andresini - che lavorava per conto della ditta Edilteco di Tolmezzo - aveva perso l'equilibrio ed era caduto al suolo, da un'altezza di circa due metri, dal ponteggio su cui si era issato per dipingere delle travi.

"Premio Marseu" - Cinque borse di studio, sabato la consegna

GER 2388SAN LEONARDO. Come da tradizione la famiglia del compianto Renzo Marseu, ricordato per il suo lungo impegno di segretario comunale in varie municipalità delle Valli del Natisone e, poi, di sindaco di Torreano, ha offerto cinque borse di studio ad allievi residenti in ambito valligiano e distintisi per rendimento scolastico. La cerimonia di consegna è in programma per sabato, alle 10.45, nella scuola di San Leonardo: nell’occasione sarà commemorata la figura di Marseu, scomparso nel 1993, ma rimasto ben vivo nella memoria di tanti, appunto, per il suo ruolo professionale e la passione con cui sempre si batté per la rinascita e lo sviluppo dell’entroterra cividalese. Beneficiari delle somme messe a disposizione dai figli di Renzo Marseu, Marco, Paolo e Raffaella, sono Ivana Veneto, di Stregna, Giulia Iussa, che vive a Pulfero, Jessica Benati (Torreano), Corinna Piccaro (dallo stesso Comune) e Anna Marini, di San Pietro al Natisone. Edizione completamente in “rosa”, dunque, quella del 2016: a ogni ragazza andranno 250 euro. (l.a.)

Amatrice ringrazia il Friuli, il sindaco: aiuto impagabile

Pirozzi riceve la visita dei colleghi di Gemona (Urbani) e di Torreano (Sabbadini). «Siete straordinari, domenica farò il possibile per essere da voi con gli alpini»
di Maura Delle Case
UDINE. «Cosa posso dirvi se non un grazie immenso. Il Friuli Venezia Giulia è stato straordinario. L’aiuto che ci avete dato impagabile. Saremo sempre in debito».
Lo dice di slancio Sergio Pirozzi, dimenticando per un attimo la stanchezza accumulata dallo scorso 24 agosto quando il sisma ha distrutto la sua Amatrice costringendo lui, che di quella città, portabandiera dell’Italia nel mondo, è il sindaco, a un tour de force senza tregua. La stanchezza gliela si legge in faccia. Il nervosismo passa invece dalla mano alla costante ricerca di una sigaretta. Così lo racconta Paolo Urbani, primo cittadino di Gemona, che ieri ha raggiunto Amatrice insieme al collega di Torreano di Cividale, Roberto Sabbadini.
«Sette ore di viaggio si sono sobbarcati per venire a darmi la loro solidarietà, ad offrirmi aiuto, se non è straordinario questo ditemi cosa lo è» afferma ancora Pirozzi, lasciandosi alle spalle per un attimo il brusio del municipio provvisorio, dove tutti corrono in cerca di lui, per risponderci al telefono e ribadire il suo grazie al Friuli Venezia Giulia. «Quando vogliamo siamo un grande Paese».
L’emozione di Pirozzi è palpabile, corre lungo il “filo” e prende forma in una promessa: «Voglio essere con voi domenica. Al raduno degli alpini a Gemona.
Il collega mi ha invitato e spero di farcela. Purtroppo non ho un’agenda, vivo alla giornata adeguandomi agli eventi, ma prometto di fare il possibile per esserci». Quale occasione migliore per incontrare i padri di quel modello Friuli che l’amministratore laziale conosce e che vorrebbe importare nella sua Amatrice.
L’intenzione si deve misurare con la nomina di Vasco Errani a commissario straordinario alla ricostruzione. Un confronto che Pirozzi non teme. «Il sindaco di Amatrice sono io», dichiara tranchant lasciando intendere che non saranno sopportate scelte calata dall’alto.
La visita toccata e fuga in Friuli diventa da questo punto di vista un’occasione preziosa per fortificare la convinzione. Per carpire i segreti del dov’era e com’era ad alcuni dei protagonisti dell’epica ricostruzione vissuta dal Friuli nel post terremoto. Una lunga lista di persone. Da Salvatore Varisco a Ivano Benvenuti, da Mario Toros passando per il commissario all’emergenza Giuseppe Zamberletti.
«Se vorrà glieli faremo incontrare tutti» assicura Urbani che da buon friulano assieme a Sabbadini ha caricato l’auto. Di vino, gubane e qualche copia del Messaggero Veneto «perché possano vedere quanto anche la stampa locale si sta occupando di loro» continua il sindaco, che a Pirozzi ha consegnato l’eco delle tante iniziative di solidarietà fiorite in regione tra Comuni e associazioni. Con Gemona in testa, pronta ad aprire le porte delle sue case per ospitare gli amatriciani rimasti senza un tetto.
«Pirozzi si è detto sbalordito della disponibilità che per fortuna in questo momento non sembra essere necessaria ma
che potrebbe tornare utile nel prossimo futuro. È stato un incontro duro perché ci siamo rivisti in loro. È stato difficile abbracciare il sindaco e lasciarlo a un impegno che durerà ancora anni, ma che non sosterranno soli. Noi ci saremo», conclude Urbani.

Gli alpini di Togliano in festa per gli 80 anni

TORREANO. Giornata intensa, quella di domani, in Comune di Torreano, dove andranno in scena la celebrazione dell’80° anniversario di fondazione del Gruppo alpini di Togliano e la tradizionalissima Festa della Grotta, circostanza molto sentita dalla gente del posto e, di conseguenza, sempre partecipatissima. Nell'ordine, dunque: il ritrovo delle penne nere è fissato per le 9.15; la messa solenne - cantata dal coro Monte Nero - sarà nella chiesa parrocchiale. Poi gli alpini sfileranno verso il monumento ai caduti, davanti al quale verrà data lettura dell'Albo d'Oro; il corteo, accompagnato dalla fanfara di Orzano, proseguirà poi lungo le vie del paese, fino a piazza Severino Lesa, dove verrà deposto un mazzo di fiori alla memoria di quest'ultimo. Successivamente, benedizione del nuovo gagliardetto del gruppo e (alle 14.30) premiazioni del Memorial C.M. Sudero Maurizio. ( l.a.)

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::: Associazione PRO LOCO di TORREANO :::
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