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NOTIZIE TORREANESI

Demolita la centenaria ciminiera di Cividale

CIVIDALE. Il botto, violento, è echeggiato qualche minuto prima delle 16, con un’ora e mezza di ritardo rispetto alle previsioni iniziali: la storica ciminiera della fornace di Rubignacco è saltata in aria e si è dissolta, in pochi secondi, in una nuvola di polvere, lasciando il paesaggio alle porte di Cividale orfano di un elemento architettonico che ne è stato parte integrante per ben 130 anni.
Il vuoto balza davvero all’occhio di chi con la zona ha familiarità: la sagoma dell’affusolato camino, 45 metri d’altezza - testimoni della perizia manuale dei friulani di un tempo -, è ormai solo un ricordo.
Rimarrà nelle centinaia di foto scattate dalla gente della frazione e della città ducale, raccoltasi a frotte sulla collina della chiesetta di Sant’Elena e nei dintorni, a ridosso del cordone di sicurezza definito dalle forze dell’ordine: al triste spettacolo dell’addio hanno voluto assistere in tantissimi, sorta di omaggio a un manufatto che fino all’ultimo in molti hanno provato e sperato di salvare.
Lo spiraglio, assolutamente inatteso vista la tempistica, era arrivato in tarda mattinata, attorno alle 12.30 (ovvero un’ora e mezza prima della chiusura programmata per la regionale 356): un sms del prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, inviato al sindaco Stefano Balloch, aveva scompigliato le carte in tavola.
«Sospendiamo tutto», c’era scritto, con successivo invito a un incontro in Prefettura per definire le modalità operative da adottare. L’“ordine” era stato ribadito poi al primo cittadino al telefono, sempre da Zappalorto.
Un fulmine a ciel sereno, che ha illuso l’ampio fronte pro tutela del bene e determinato gran trambusto sul versante opposto, dove ormai era partito il countdown all’esplosione.
Le cariche erano state già posizionate (con relativa spesa da parte dei proprietari del sito: il blocco avrebbe potuto comportare, insomma, anche richieste di danno all’ente pubblico) e i tecnici stavano curando gli ultimi particolari dell’operazione.
Le informazioni sul prosieguo della paradossale situazione venutasi a creare sono - e c’era da aspettarselo - parziali, ma pare vi sia stato un intenso tam tam, fino ai vertici della Regione.
Morale: il meeting fuori programma che avrebbe dovuto tenersi in Prefettura - istituzione dalla quale erano state rilasciate tutte le necessarie autorizzazioni a procedere - per definire le tappe dell’iter non c’è stato ed è stato “ripristinato”, invece, il via libera all’operazione.
Intorno alle 14.30, così, polizia e vigili urbani hanno provveduto al transennamento della strada regionale, secondo i limiti stabiliti, e gli addetti hanno ultimato le attività preparatorie sulla torre e attorno alla stessa.
Verso le 15.50 l’area è stata completamente sgomberata: qualche minuto dopo tre squilli di sirena hanno annunciato l’“esecuzione” e la ciminiera è implosa, rovinando al suolo di fronte a un “muro” di macchine fotografiche, smartphone, videocamere.

Martedì la demolizione della storica ciminiera di Cividale, in parte sarà ricostruita

Il fumaiolo sarà fatto saltare per ragioni di sicurezza. Dalle 14 lo stop al traffico a Rubignacco. Il ripristino in tre anni.
CIVIDALE. Scatterà alle 14 di martedì il blocco totale della circolazione (veicolare e pedonale) sulla strada regionale 356 di Cividale, in corrispondenza della frazione di Rubignacco, per la precisione all'altezza della vecchia fornace, la cui storica ciminiera (camino di ben 45 metri d’altezza, edificato nel 1886 e ristrutturato nel 1920) è destinata all’abbattimento per ragioni di pubblica sicurezza.
L’ordinanza di chiusura del tracciato, che sarà off limit per un’area di circa 300 metri, risalente al 27 giugno, porta la firma del direttore della Divisione di esercizio di Fvg Strade, competente sull’arteria. In caso di maltempo, si evidenzia, l’operazione sarà rinviata al primo giorno utile a partire da giovedì.
Nel documento non viene indicato, invece, l’orario di riapertura al transito del percorso, che rimarrà impraticabile – si evidenzia genericamente – per il tempo strettamente necessario a far saltare il fumaiolo con cariche esplosive e a consentire la completa dissolvenza delle polveri, in modo tale da poter garantire la praticabilità della 356 senza alcun tipo di rischio. Sarà comunque l’autorità di pubblica sicurezza presente in loco a determinare quando sarà opportuno riattivare il traffico sulla regionale.
Si annuncia, insomma, qualche inevitabile disagio per chi proverrà dalla zona di Faedis e Torreano e sarà diretto verso Cividale: nella fascia del primo pomeriggio risulterà obbligata la scelta di vie alternative.
A seguito di accordi intercorsi con la Prefettura di Udine, il servizio di posizionamento degli sbarramenti stradali atti a garantire l’inaccessibilità, per chiunque, del tratto in oggetto, nonché della segnaletica verticale del caso (indicante il divieto di transito), secondo le norme del nuovo codice della strada sarà a carico della polizia municipale di Cividale.
L’ordinanza chiude definitivamente i giochi, dunque, facendo naufragare le ultime speranze di salvataggio di un bene rappresentativo di una significativa porzione di storia cittadina. L’intesa raggiunta dalla proprietà della ciminiera con la Soprintendenza regionale, a seguito dell’obbligo alla demolizione sancito dal Comune sulla base di un parere vincolante dei vigili del fuoco del Comando provinciale, prevede la distruzione della parte pericolante della torre.
Resterà la base ottagonale, quindi, da cui si innalza il cilindro, il quale peraltro dovrà essere parzialmente riedificato nel nome della memoria storica (secondo misure determinate dalla Soprintendenza): l’operazione di ripristino dovrà concretizzarsi entro 3 anni.
 
Lucia Aviani - Messaggero Veneto

Tre conferme e una new-entry nella giunta Sabbadini

TORREANO. S’è insediato il nuovo consiglio, per la prima volta nella storia del centro valligiano è privo di opposizione. La giunta nominata dal confermato sindaco Roberto Sabbadini registra tre conferme rispetto al precedente esecutivo «per ragioni – motiva il primo cittadino – di continuità, ma anche in considerazione del riscontro elettorale; la new entry – precisa – è Lisa Macorig, la più giovane dei candidati».
Ed ecco nomi e deleghe: il ruolo di vice è spettato a Monica Cantarutti, che si occuperà di bilancio, istruzione e personale; Germano Monutti seguirà Protezione civile, manutenzione, agricoltura e frazioni; a Valter Bassetti sono andati sport, assistenza sociale, sanità e verde pubblico. Lisa Macorig, infine, ha avuto le deleghe a politiche giovanili, cultura, associazioni. Incarichi sono stati conferiti pure ai consiglieri, a cominciare dalla capogruppo Tiziana Devincenti, che curerà la promozione del territorio; Attilio Palombo monitorerà la sicurezza, Cristiano Scagnetto sarà impegnato nell’innovazione e nelle attività produttive, Sara Balutto affiancherà Lisa Macorig nelle politiche giovanili, Orietta Cicuttini e Giorgio Iuri saranno i referenti per attività socio-ricreative e Nicolino Braidotti collaborerà con Bassetti per il verde pubblico.
«Un ringraziamento particolare – conclude il sindaco - a Domenico Davanzo, ex capogruppo, e a Giovanni Gavagnin, già assessore». (l.a.)

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SINDACO
 
Senza titolo 2
 VICE SINDACO
- Bilancio
- Istruzione
- Personale
236
Senza titolo 4
 ASSESSORE
- Protezione civile
- Manutenzione
- Agricoltura
- Frazioni
211
Senza titolo 5
 ASSESSORE
- Sport
- Assistenza sociale
- Sanità
- Verde pubblico
196
Senza titolo 11
 ASSESSORE
- Politiche giovanili
- Cultura
- Associazioni
122
Senza titolo 3
 CAPOGRUPPO
- Promozione del territorio
103
Senza titolo 8
 CONSIGLIERE
- Sicurezza
70
Senza titolo 12
 CONSIGLIERE
- Innovazione
- Attività produttive
67
Senza titolo 1
 CONSIGLIERE
- Politiche giovanili
64
Senza titolo 10
 CONSIGLIERE
62
 Senza titolo 6
 CONSIGLIERE
- Attività socio-ricreative
39
Senza titolo 9
 CONSIGLIERE
- Verde pubblico
31
Senza titolo 7
 CONSIGLIERE
- Attività socio-ricreative
28

La discarica a Togliano non era stata chiusa: titolare denunciato

TORREANO. In piena attività a due anni circa di distanza dalla prescrizione di chiusura emessa dalla Provincia di Udine, che aveva ordinato la bonifica dell'area: una vecchia discarica per inerti (tipologia 2A, ovvero seconda categoria) ubicata sul territorio di Torreano, per la precisione nella frazione di Togliano, continuava ad accogliere regolarmente materiale di scarto nonostante, appunto, palazzo Belgrado avesse disposto lo stop alla ricezione. Se ne sono accorti i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine, nell’ambito di una serie di controlli mirati sul territorio, conseguenti - nel caso specifico - anche ad alcune segnalazioni avanzate da cittadini della zona. Il Comune di Torreano, peraltro, si stava autonomamente occupando della situazione anomala già da tempo: «Avevamo infatti ricevuto una nota in merito direttamente dai competenti uffici provinciali - fa sapere il sindaco Roberto Sabbadini, appena riconfermato nel suo incarico - e ci eravamo subito attivati. I primi contatti con la proprietà per cercare di sanare in modo bonario la situazione risalgono al mese di gennaio». Ma nulla si è mosso, tant’è che ora è entrato in azione il Noe. Gli accertamenti eseguiti in loco dai Carabinieri hanno permesso di appurare che, come detto, la discarica (operativa dal 1994) era tutt’altro che dismessa: alla disposizione della Provincia, a quanto pare, non era mai stato dato seguito e i conferimenti, così, erano continuati come se niente fosse. È scattata conseguentemente la comunicazione alla Procura delle generalità del titolare del sito di stoccaggio degli inerti: il proprietario è stato denunciato per il reato di gestione illecita di discarica. Ora, verosimilmente, verranno effettuati - su doppio fronte: Procura e Provincia, l'ente cui competeva il rilascio dell'autorizzazione al funzionamento dello spazio di smaltimento rifiuti - controlli anche sui soggetti che portavano i materiali da eliminare nel luogo in questione. Le ricognizioni effettuate dal Noe derivano pure - come precisano dallo stesso Nucleo operativo - dall'incremento della sensibilità della popolazione sul fronte della tutela ambientale.

(Lucia Aviani - Messaggero Veneto)

Ri-conferma della lista "Per Torreano"

Esulta la lista "Per Torreano", premiata da un risultato elettorale che il sindaco uscente (e ri-confermato) Roberto Sabbadini non esita a definire «plebiscitario». Un risultato portato a casa grazie ad una campagna elettorale basata sul "porta a porta" «un grazie - esordisce - a tutti i concittadini, che andando a votare si sono presi la responsabilità di partecipare attivamente alla vita del Comune, per i prossimi cinque anni». E già si pensa alla giunta: «Sceglierò gli assessori - anticipa Sabbadini - sulla base delle capacità e dei voti raccolti ma pure secondo le logiche di rappresentatività del territorio». Il vicesindaco, di certo, proverrà da una frazione.
(Lucia Aviani - il Messaggero Veneto)

 

 

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