L'Amministrazione comunale in collaborazione con la ProLoco di Torreano, organizza "El Gustà pei Zòvins di un vòlte"
Martedì 8 dicembre 2015
ore 11.00 Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Torreano
a seguire il pranzo presso il Polifunzionale allietato con intrattenimento musicale
visualizzare l'avviso di seguito per maggiori dettagli
AVVISO_PRANZO_08.12.pdf125 K

conferenza VIVERE CON PIÙ SICUREZZA IN CASA E FUORI CASA

venerdì 27/11/2015 ore 20.30 presso il Polifunzionale Sorelle Perini

clicca qui per visualizzare il volantino dell'iniziativa

Due malviventi, con i volti coperti da un passamontagna, hanno fatto irruzione nell’abitazione del titolare del salumificio di Torreano. 

TORREANO. Avevano progettato l’assalto alla villa di Luigi Vida con cura. A buttare all’aria i piani a due malviventi che, con i volti coperti da un passamontagna, hanno fatto irruzione nell’abitazione del titolare del salumificio di Torreano martedì sera poco dopo le 18 è stato l’intervento del comandante della polizia locale. Claudio D’Andrea stava rincasando da Cividale assieme alla moglie.

A bordo della sua auto ha costeggiato l’abitazione di Vida e ha notato qualcosa di strano. Ingranata la retromarcia, ha visto due malviventi scavalcare il recinto e avvicinarsi all’abitazione, mentre il sistema di allarme si attivava. Si è subito precipitato nella sede del salumificio e, dopo aver avvertito Vida di quanto stava accadendo, lo ha caricato in macchina e con lui si è lanciato all’inseguimento dei ladri.
Arrivati alla residenza dei Vida, hanno fatto in tempo a intravedere i due che stavano fuggendo nelle campagne.
Nel frattempo, sul posto sono arrivate due pattuglie dei carabinieri e una Volante dal commissariato di Cividale per dare dato la caccia ai fuggitivi.
«Ringrazio di cuore D’Andrea, carabinieri e polizia, per l’intervento efficace che, di fatto, insieme all'allarme, collegato ai carabinieri, ha fatto fuggire i malintenzionati. Un brutto episodio che, fortunatamente, è finito bene – ha detto Vida –. Le luci esterne dell’abitazione erano tutte accese. In casa, non si trovava nessuno».
Lapidario il commento del maresciallo D’Andrea, poco incline a rilasciare dichiarazioni. «Ho fatto solo il mio dovere» ha tagliato corto. A parlare per lui è stato il sindaco di TorreanoRoberto Sabbadini che non ha esitato a esprimere il suo apprezzamento per un dipendente «sempre attento e ligio al proprio dovere».

di Alessandra Ceschia

Salta il matrimonio fra due nigeriani: sono clandestini. Erano qui perché nel Cividalese vive la sorella dello sposo
di Lucia Aviani

TORREANO. Volevano sposarsi al più presto e lunedì mattina, così, si erano recati in municipio per fare le pubblicazioni e fissare la data delle nozze: i nigeriani Harry Osiremkhoe, 38 anni, e Kate Odiase, operaia di 35, hanno però trovato ad attenderli i carabinieri della Stazione del paese, che li hanno invitati a seguirli in caserma per accertamenti e li hanno poi separati, stoppando drasticamente il progetto matrimoniale.
L’uomo è stato inviato al Cie di Torino, per essere da lì imbarcato sul primo volo utile per la Nigeria, la promessa sposa – arrivata in Friuli, durante il week-end, da Colonia, dove è domiciliata – al Coroneo di Trieste, dove è in attesa del giudizio per direttissima, previsto per stamane.
La donna è stata arrestata per reingresso clandestino sul territorio nazionale (nel marzo del 2014, infatti, era stata espulsa dal Paese, con provvedimento emesso dalla prefettura di Bologna), il futuro marito per permanenza illegale in Italia: lo scorso 9 ottobre era stato fermato proprio a Torreano, accompagnato in questura ed espulso dalla penisola.
Se tutto fosse filato secondo i piani e si fossero sposati, la Odiase - una volta rientrata a Colonia - avrebbe potuto chiedere il ricongiungimento con il marito, spalancandogli così le porte della Germania: obiettivo del matrimonio, insomma, era palesemente quello di garantire a Osiremkhoe la titolarità della permanenza in territorio Schengen.
I due avevano scelto il Comune valligiano come sede della “operazione” in virtù del fatto che a Torreano vive, ormai da tempo, la sorella di Harry. Quest’ultimo si era presentato in municipio, di recente, annunciando le sue intenzioni e prendendo appuntamento, come detto, per le pubblicazioni: era stato convocato, con la futura moglie, per le 9.30 di lunedì, giorno in cui i due si sono appunto presentati, accompagnati da un legale.
Ma alla competente unità operativa comunale, evidentemente, la situazione era parsa sospetta. Di qui i contatti con l’Arma, che ha inviato i suoi uomini nel palazzo municipale e ha stroncato sul nascere il tentativo.
«Il matrimonio non sarebbe stato celebrato lunedì, giornata in cui sarebbe stata semplicemente fissata la data delle nozze», conferma il sindaco di Torreano, Roberto Sabbadini, che pone l’accento sulla fondamentale importanza «di un capillare presidio del territorio

da parte delle forze dell’ordine» e, pure, «dell’esistenza dei piccoli municipi»: «L’epilogo di questa vicenda – chiosa – lo dimostra chiaramente. Non è certo centralizzando e accentrando tutto che si garantirà tutela ai cittadini e rispetto delle leggi».