Domenica 9/9/2012, nella cornice della tradizionale "Festa della grotta", l'amministrazione civica di Torreano ha inaugurato i tre fabbricati (due alloggi e una "Casa degli alpini") realizzati grazie alla donazione di una cittadina del paese, la compianta Aminta Flebus. Il lascito era stato destinato al Comune e, appunto, al locale gruppo Ana, in omaggio alla

memoria del padre della signora, morto al fronte durante la prima guerra mondiale.
Le strutture sorgono proprio nel cuore di Torreano, a ridosso del centro polifunzionale.

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TORREANO. Nemmeno l'ombra di una traccia. Orazio Flebus, il 65enne di Torreano allontanatosi da casa la mattina del 10 agosto e mai più rientrato, sembra essere svanito nel nulla. Tanto che ieri, dopo 5 giorni di perlustrazioni a tappeto, la macchina delle ricerche s'è fermata. Carabinieri, Guardia di finanza, Protezione civile e Soccorso alpino hanno tirato i remi in barca, dato che dal setacciamento (anche con cani) dei sentieri della zona, a cominciare dalle piste che Flebus era solito percorrere, non è affiorato alcun elemento utile per risolvere il giallo.

«L'Arma ha collaborato fino a sabato - precisano dalla Compagnia di Cividale -: il giorno successivo a cercare lo scomparso sono stati i suoi Familiari e alculi volontari ». E ieri, appunto, sulle colline che attorniano il piccolo Comune valligiano non è salito nessuno. L'ipotesi più verosimile è che l'uomo, abituale frequentatore dei boschi fra Torreano e Masarolis e che dunque li conosceva alla perfezione, sia stato colto da malore o si sia infortunato e sia rimasto bloccato.

Da escludere, insomma, che possa essersi perso. Il punto è che tutti i tracciati forestali e i sentierini tra fondovalle e frazioni più in quota sono stati ispezionati, spaziando da quelli che la gente del posto sapeva cari a Flebus alle vie meno usuali.

Mistero aperto, quindi, ma sul fronte delle "indagini" capitolo chiuso. Torreano confida, aggrappandosi a improbabili speranze, ma il ritorno di Orazio (Gianni) Flebus, storico postino della borgata, celibe - viveva con l'anziana madre, Rinetta Cudicio, che solo a ferragosto ha rotto gli indugi e ha raggiunto la stazione dei Cc per segnalare la sparizione del figlio -, è prospettiva che appare sempre più remota. (l.a.)

TORREANO. Sono proseguite anche ieri le ricerche del 65enne Orazio Flebus, che manca da casa dal 10 agosto, giorno in cui si è allontanato - come era sua consuetudine - per una passeggiata mattutina. L'uomo, che indossava pantaloncini corti e maglietta, non ha più dato notizie di sè e l'apprensione dei familiari (in particolare dell'anziana madre Rinetta Cudicio e delle sorelle) è sempre maggiore .

Manca da casa da venerdì 10, ma solo il giorno di Ferragosto è scattato l'allarme. Erano le 9 quando alla stazione dei Carabinieri del paese è giunta la denuncia della scomparsa di Flebus, che risiede in via delle Scuole ed è pensionato: dell'uomo, allontanatosi come detto per una delle sue consuete passeggiate nei boschi, più nessuna traccia.

Le ricerche sono scattate all'istante, coinvolgendo, oltre ai militari della locale stazione dell'Arma, squadre del soccorso alpino di Gemona, dei Carabinieri di Tolmezzo e della Guardia di finanza di Sella Nevea con l'unità cinofila e un gruppo di volontari della Protezione civile torreanese.

Le perlustrazioni si sono protratte fino a sera, concentrandosi sul monte Joanaz – in particolare nella zona di Masarolis –, ma senza esito. E lo stesso, purtroppo, è avvenuto l'altroieri: si è ricominciato di buon mattino, alle 6, e si è proseguito fino all'imbrunire, battendo i sentieri abitualmente percorsi dal 65enne. Ancora nulla.

Le attese si sono concentrate sulla giornata di ieri, ma ancora una volta le ricerche sono rimaste senza esito. E a Torreano, inevitabilmente, il clima è pieno di preoccupazione: Orazio Flebus, celibe e, da qualche tempo, pensionato, è figura molto conosciuta nel piccolo comune, dove ha sempre vissuto e lavorato come portalettere. Ora tutti trepidano per la sua incolumità, nella speranza che possa essere presto ritrovato.

TORREANO. Manca da casa da venerdì 10, ma solo il giorno di ferragosto è scattato l'allarme. Erano le 9 quando una 87enne di Torreano ha denunciato alla stazione dei carabinieri del paese la scomparsa del proprio figlio, Orazio (Gianni) Flebus, 65 anni: dell'uomo, allontanatosi per una delle sue consuete passeggiate nei boschi, più nessuna traccia. Le ricerche sono scattate all'istante, coinvolgendo, oltre ai militari dell'Arma, squadre del soccorso alpino di Gemona, dei Cc di Tolmezzo e della Gdf di Sella Nevea e volontari della Protezione civile. Le perlustrazioni si sono protratte fino a sera, concentrandosi sul monte Joanaz (zona Masarolis), ma senza esito. E lo stesso, purtroppo, è avvenuto ieri: si è ricominciato di buon mattino, alle 6, e si è proseguito fino all'imbrunire, battendo i sentieri abitualmente percorsi dal 65enne. Ancora nulla. Le attese si concentrano, ora, sulla giornata di oggi. E a Torreano, inevitabilmente, il clima è teso: Orazio Flebus, celibe e, da qualche tempo, pensionato, è figura molto conosciuta nel piccolo Comune, dove ha sempre vissuto e lavorato come postino. (l.a.)