Messaggero Veneto - 26 marzo 2011 — pagina 36 sezione: Nazionale
CIVIDALE Un grande progetto a costi contenuti: si collega strettamente al piano di candidatura Unesco - ed è improntato, appunto, alla filosofia del massimo beneficio con il minor dispendio possibile di risorse - un corposo programma di recupero dei sentieri e delle piste forestali che corrono sulle due sponde del Natisone, ma anche verso l'entroterra, in direzione di Nimis. Il disegno, in cui l'amministrazione del sindaco Stefano Balloch ripone forti aspettative, si concretizzerà a breve: «La valorizzazione dei percorsi naturalistici esterni e interni alla città - commenta il primo cittadino - è un'ottima carta da giocare, a fini turistici. Crediamo molto in questa progettualità, che porteremo avanti in parte autonomamente e in parte insieme ai Comuni di Torreano, Faedis, Attimis e Nimis. Il preventivo di spesa è ancora generico, perché stiamo perfezionando le linee d'intervento con gli ultimi dettagli, ma l'importo sarà comunque esiguo rispetto alla portata dell'iniziativa: suppongo che con 35, 40 mila euro (fondi comunali) si riuscirà a concretizzare l'azione per intero». Tre i filoni su cui si sta lavorando. Primo: si intende realizzare due circuiti ad anello sulle sponde del fiume Natisone, appunto. «Uno - spiega il consigliere delegato ai rapporti con le frazioni, Franco Diacoli - si svilupperà sul lato sinistro della forra, partendo dalla zona dell'ospedale per arrivare fino all'altezza dell'abitato di Purgessimo e per ricollegarsi, infine, al punto d'avvio del giro. L'altro si dipanerà sulla riva opposta: porterà fino a Sanguarzo per agganciarsi, poi, a via delle Acque e via Monte Nero. In entrambi i casi si sfrutteranno sentieri già esistenti, ma al momento semi-sconosciuti o inutilizzabili perché in cattive condizioni». Verrà predisposta, inoltre, una camminata lungo il fiume in centro città. Il secondo progetto punta, invece, alla creazione di un paio di tracciati che si collochino sotto l'egida del Cai: le direttrici saranno, rispettivamente, da Cividale alla zona di Nimis (toccando i Comuni di Torreano, Faedis e Attimis, sulla cresta delle colline) e da Cividale a Guspergo (per una lunghezza, nel caso, di 9 chilometri e mezzo e un tempo di percorrenza, dunque, stimabile sull'ordine delle due-tre ore). E per la manutenzione c'è l'idea di cercare la collaborazione dei sodalizi locali. Vi è, da ultimo, un piano per il centro storico della città ducale: «Saranno definiti dei circuiti turistici tematici - annuncia il sindaco -, che verranno segnalati con un'accurata cartellonistica». Lucia Aviani