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"Frazione dimenticata" a Torreano, il sindaco: "In arrivo 225 mila euro"

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IMAGE La frazione dimenticata e l'appello della giovane coppia: "Come faremmo se ci fosse un'emergenza?"

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NOTIZIE TORREANESI

Torna domani a Torreano la Festa delle dieci borgate

Messaggero Veneto - 27 agosto 2010 pagina 10 sezione: UDINE

TORREANO. Il Comitato "Bòrcs di Tòrean" ha organizzato, per il sesto anno consecutivo, la Fiésta dei Bòrcs, in programma per domani: alle 19 la comunità si siederà a tavola per una cena collettiva ripartita per "rioni". E i "viandanti" saranno ben accetti dopo il suono della campana della notte, alle 21. I lavori, quindi, fervono: ogni borgata sta allestendo la propria festa. Questi i luoghi dei festeggiamenti: borc Cuésta e Laurìns, in località Laurini, borc Beòrcja, in via delle Cave, borc del Crain, in via Castello, borc dei Lucs, borc de Reba, in via delle Cave, borc de Vila, in via della Chiesa, borc Milòc e borc di Flebus, borc de Laterìa, in via Principale e borc Buréi, in località Burelli. (l.a.)

Anche il fagotto di Valentino Zucchiatti nel concerto a Cividale

Messaggero Veneto - 09 agosto 2010 pagina 10 sezione: NAZIONALE

La XXIII edizione dei Corsi internazionali di perfezionamento musicale, che Cividale tradizionalmente ospita in questo periodo, è giunta alla seconda parte della sua programmazione didattica e concertistica, che vedrà la presenza di alcune stelle del panorama cameristico europeo, come Priya Mitchell, David Cohen, Zoran Markovic, Daniel Rowland e Mikail Zemtsov. Gli studenti partecipanti hanno intanto superato le 150 unità e l'affluenza del pubblico ha sinora sempre riempito gli affascinanti spazi ospitanti i concerti. Tra gli stati di provenienza dei giovani musicisti ci sono Francia, Belgio, Germania, Argentina, Giappone, Spagna, Olanda, Serbia e Slovenia. Gli ultimi eventi cameristici iniziano oggi, alle 21, nella Chiesa dei Battuti: l'incontro vedrà protagonisti ben sei maestri dei corsi, con ospite d'onore il friulano primo fagotto scaligero, Valentino Zucchiatti. Tra il florilegio di brani anche di raro ascolto quale il gran duo di Rossini per cello e contrabbasso e la sonata di Poulenc per fagotto e clarinetto, concluderà la serata il trio di Schumann per clarinetto, viola e pianoforte. Domani, sempre ai Battuti alle 21, un'altra prima parte del teatro alla Scala, il cornista Roberto Miele, si esibirà assieme a Dino Sossai, violino, e Michele Bolla, pianoforte, in un programma comprendente tra l'altro una pietra miliare della letteratura cameristica: il trio per corno di Johannes Brahms. Il quintetto in sol minore per archi di Mozart sarà eseguito mercoledì da Priya Mitchell, Daniel Rowland, Julia Dinerstein, Mikail Zemtsov e David Cohen, sempre nella chiesa dei Battuti alle 21, in un programma mozartiano. Venerdì, la serata in collaborazione del Comune di Torreano porterà gli amanti della musica cameristica della cantina Valchiarò. Il programma sarà basato su brani che abbiano un contatto con la musica popolare, dal titolo ETNOclassic. Sabato, infine, si rientra nella chiesa dei Battuti, per un classicissimo recital con pianoforte, ospite il pianista russo - canadese Ilya Poletaev. (cb)

Dopo il teschio spuntano altri resti umani

Messaggero Veneto - 15 luglio 2010 pagina 07 sezione: UDINE

di LUANA DE FRANCISCO TORREANO. Era sepolto a poca distanza dal teschio e ad appena una settantina di centimetri di profondità: per i carabinieri della Squadra rilievi del Nucleo investigativo di Udine, al lavoro da sabato nel giardino di una villetta della frazione di Togliano, non è stato quindi particolarmente difficile trovare lo scheletro da "attaccare" al cranio affiorato poche ore prima da quello stesso terreno, nel quale i proprietari avevano da poco cominciato a lavorare all'ampliamento dell'area di accesso al garage. Il difficile, per gli inquirenti e, soprattutto, per il medico legale Carlo Moreschi, incaricato dal sostituto procuratore Lucia Terzariol delle indagini di laboratorio, comincia adesso, con l'esame del reperto osseo. Perchè quello che conta, ora, è riuscire a dare una data di nascita (o di morte) alla persona rimasta così a lungo misteriosamente nascosta sotto uno strato di terra, senza una bara nè una croce. Dall'individuazione dell'epoca a cui fare risalire quell'insolita sepoltura, infatti, dipenderà anche l'eventuale proseguio degli scavi. Stando a una prima valutazione dell'anatomopatologo, lo scheletro, che - come già il teschio - presenta un buono stato di conservazione, si troverebbe sottoterra da una sessantina d'anni. Gli uomini comandati dal capitano Fabio Pasquariello lo hanno trovato in posizione parallela rispetto alla parete retrostante la casa, a una distanza di circa due metri. Addosso o accanto al corpo, non c'era alcun oggetto: nè un distintivo o un elmetto o un'arma, in grado di identificarlo come un militare, nè una fibbia o un bottone, attraverso i quali risalire al tipo di abbigliamento. Per ora, l'unica cosa certa è che si tratta di un uomo. E che qualcuno abbia voluto nasconderne la salma, invece di tumularla secondo i crismi dell'ufficialità nel cimitero del paese. Per il resto, si possono soltanto azzardare ipotesi. Come quella che si tratti di una vittima - indifferentemente se militare o civile, italiana o straniera - della seconda guerra mondiale, visto che il territorio comunale di Torreano, fra il '44 e il '45, fu teatro di azioni di guerriglia e di rappresaglie che videro finire a terra partigiani e tedeschi. Oppure, retrodatando assai di più il seppellimento, di una vittima del passaggio delle truppe di Napoleone lungo la strada di Togliano. Di sicuro, il ritrovamento ha destato grande impressione tra la gente, dando il via a una sorta di toto-scommesse. «Da quando è stato trovato il teschio - afferma il sindaco di Torreano, Paolo Marseu, presente allo scavo che, lunedì, ha portato alla luce anche il resto del corpo -, in paese non si parla quasi d'altro e, da una famiglia all'altra, affiorano ricordi di episodi lontani». Tra i tanti, al primo cittadino piace l'ipotesi che ricondurrebbe la morte all'epoca della prima guerra mondiale, quando una villa distante circa 500 metri dal luogo del ritrovamento fu trasformata in ospedale da campo prima degli italiani e, dopo Caporetto, degli austriaci. E quando poteva succedere che per i morti si trovassero sepolture improvvisate. Ai carabinieri della stazione di Torreano, intanto, il compito di verificare se, negli archivi dell'Arma, sia rimasta traccia di denunce di scomparsa datate fino a una sessantina d'anni fa. Per quanto improbabile, gli investigatori non escludono neppure l'ipotesi che lo scheletro appartenga a epoche più recenti: 15-20 anni al massimo. Se gli accertamenti medico-legali lo confermeranno, la Procura potrebbe disporre una seconda fase di scavi. Anche per questo, l'area, per il momento, resta sotto sequestro.

Trova un teschio sepolto nel giardino

Messaggero Veneto - 12 luglio 2010 pagina 11 sezione: NAZIONALE

TORREANO. È affiorato in un giardino a Togliano, era lì sicuramente da decenni, forse addirittura dal periodo della seconda guerra mondiale. La calotta di un vecchio teschio è affiorata dal terreno che, di recente, era stato smosso per alcuni lavori di adeguamento per la realizzazione di un garage all'interno di una villetta a un piano. Il terreno friabile, sottoposto all'azione dilavante delle piogge è stato asportato fino a far affiorare quel cranio umano. I proprietari dell'abitazione hanno tempestivamente segnalato il ritrovamento ai carabinieri di Torreano che, sabato pomeriggio, hanno immediatamente effettuato un sopralluogo e hanno transennato l'area verde sul retro dell'abitazione che è stata posta sotto sequestro. Sul posto anche un medico legale il quale ha prelevato un campione di tessuto osseo che sarà analizzato nel reparto di anatomia patologica. Un esame approfondito potrebbe consentire di formulare una datazione precisa nel tentativo di dare un nome a quel corpo. Il reperto osseo emerso nel giardino è stato quindi ricoperto nell'attesa di nuovi accertamenti. Oggi i militari dell'Arma effettueranno un nuovo sopralluogo con i tecnici comunali: dovranno essere effettuati opportuni scavi per verificare se sul posto esista l'intero scheletro, o se, addirittura, ne esistano degli altri. Il territorio comunale di Torreano, fra 1944 e 1945 fu infatti teatro di drammatiche e sanguinose azioni di guerriglia e di violente rappresaglie che videro coinvolti partigiani della Gaf e i militari tedeschi. Molti i caduti in quel burrascoso periodo, i cui corpi furono fatti sparire e seppelliti in gran segreto. Probabilmente in quel giardino c'è un pezzo di storia friulana che sta per riaffiorare.

Unione dei Comuni, appello dei sindaci

Messaggero Veneto - 06 luglio 2010 pagina 07 sezione: UDINE

CIVIDALE. Nove sindaci, da Cividale e da tutti i Comuni delle Valli del Natisone ad eccezione di Pulfero, hanno sottoscritto un documento che caldeggia una revisione dello strumento di legge sul riordino dell'ordinamento locale in territorio montano, approvato in via preliminare dalla giunta regionale a maggio. Il testo è già stato inoltrato al presidente Renzo Tondo, che mercoledì incontrerà i firmatari dell'istanza per esaminarne la proposta. Proposta che - rimarcano in rappresentanza dei colleghi, i sindaci di Cividale e Torreano, Stefano Balloch e Paolo Marseu - promette un miglioramento funzionale dei servizi e nel contempo un contenimento dei costi. In sintesi: alla Regione Cividale e Valli chiedono in maniera unitaria (elemento salutato con soddisfazione dagli amministratori) che l'unione dei Comuni non sia l'esclusivo, obbligatorio sbocco post Comunità montane. Dovrebbe rappresentare, al contrario, una libera opzione, cui accostare quella di associazioni intercomunali per la gestione congiunta dei servizi. Quest'ultima soluzione assicurerebbe una riduzione dei costi del sistema e un potenziamento dei servizi alla cittadinanza, in una logica di area vasta che potrebbe estendersi anche a realtà non propriamente montane. I primi cittadini di Cividale, Drenchia, Grimacco, Prepotto, San Pietro al Natisone, San Leonardo, Savogna, Stregna e Torreano convengono sulla necessità di superare il modello organizzativo delle Comunità montane e si dicono convinti del fatto che si debba lavorare nella prospettiva di una fusione dei piccoli Comuni: nelle Valli, ribadiscono, il modello più indicato per concretizzare tale processo consisterebbe in un percorso di gestioni associate, da implementare nel tempo. Al Comune capofila, Cividale, verrebbe attribuito l'esercizio delle competenze dell'ex Comunità montana. «L'approvazione di questo documento, frutto di tre incontri, rappresenta una svolta - commenta Balloch -: la strada imboccata è quella giusta. Ora aspettiamo la riunione con il presidente Tondo». Marseu, che puntualizza: «In attesa di una riforma completa degli enti locali il modello da noi proposto rappresenta la soluzione migliore, per il nostro territorio». Lucia Aviani

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