NOTIZIE TORREANESI
"Frazione dimenticata" a Torreano, il sindaco: "In arrivo 225 mila euro"
Nei prossimi giorni saranno a disposizione del Comune di Torreano già i primi fondi per sistemare i collegamenti con Reant.
“Desidero rassicurare e i ragazzi e sottolineare che nove mesi fa, non appena ci siamo insediati, con la giunta abbiamo da subito preso in esame i problemi relativi alle frazioni di montagna del nostro Comune". E' così che Francesco Pascolini, sindaco di Torreano di Cividale, interviene sulla questione sollevata da Jessica e Mirko, che hanno scelto di vivere nella frazione di Reant.
I primi interventi
"Consapevoli delle difficoltà – spiega Pascolini –, ho voluto immediatamente accertarmi di persona, accompagnato dai vertici della locale Protezione civile, delle condizioni in cui versavano le strade di collegamento e le piste forestali. Assieme alla mia giunta e agli uffici tecnici comunali, cui va il mio ringraziamento per l’impegno dimostrato, abbiamo fin da subito messo in campo tutte le energie necessarie per reperire quanti più fondi possibili da destinare alla viabilità montana e, notizia proprio di questi giorni, la Regione ha destinato al Comune di Torreano un contributo di 225 mila euro per interventi di mitigazione del rischio caduta massi e ripristino funzionale della viabilità montana".
Nuove domande
"E’ stata presentata inoltre un’ulteriore domanda di contributo pari a 100 mila euro per il miglioramento della viabilità delle strade montane che verranno interamente allocati per la stessa finalità – continua Pascolini –. La volontà, quindi, è quella di procedere con la sistemazione, messa in sicurezza e asfaltatura, partendo dal fondovalle in località Casali Rieka fino alla frazione di Reant. Ulteriori domande di finanziamento relative a opere pubbliche da investire sul territorio sono state avanzate in questo periodo per quasi 3 milioni di euro. Mi preme sottolineare che mai come in questo periodo sono state portate avanti tante richieste di contributo".
La frazione dimenticata e l'appello della giovane coppia: "Come faremmo se ci fosse un'emergenza?"
Mirko Martinig e Jessica Russian, due ragazzi rispettivamente di 30 e 29 anni, un paio d'anni fa hanno deciso di vivere e Reant, piccola frazione di Torreano. La scelta è stata determinata sì da motivazioni economiche, ma allo stesso tempo dall'amore per le zone di montagna e per la volontà di contribuire al ripopolamento delle nostre vallate. La coppia sapeva perfettamente che non si sarebbe trattato di una vita comoda, ma ci sono delle condizioni di disagio non dettate dalla loro volontà. Per questo Mirko e Jessica ci hanno scritto per far sentire la loro voce.
Il disagio
"Vi scriviamo per segnalare una situazione che ci affligge particolarmente. Sono anni che la strada principale che porta al nostro paese è in condizioni a dir poco pietose e il Comune se ne disinteressa, perché siamo solamente in cinque ad essere residenti qui. Nonostante siano state fatte numerose segnalazioni direttamente alla Regione, i lavori di asfaltatura e sistemazione – dopo essere stati avviati per un breve periodo – sono stati nuovamente interrotti. Ad oggi il Comune non ne vuole saperne di procedere. Ci ritroviamo quindi con una strada rattoppata male, piena di buche che purtroppo non riusciamo ad evitare quando passiamo con i nostri mezzi. Di conseguenza le nostre auto sono sempre dal meccanico. Nonostante siano state mandate mail e segnalazioni telefoniche al Comune, la risposta che ci sentiamo dare è sempre la stessa, cioè che ci faranno sapere quando potrebbero partire i lavori. Si tratta solo di un piccolo contentino, perché cosi pensano che stiamo tranquilli".
L'appello
"Arrivati a questo punto non sappiamo a chi rivolgerci per un aiuto. Oltre il danno economico che ci stanno arrecando per via delle macchine, che chiaramente nessuno risarcisce, la nostra preoccupazione è che nel caso in cui ci fosse un'emergenza come potremmo fare? Addirittura l'ambulanza farebbe fatica a venire fino in paese, anche perché la strada secondaria che abbiamo è in condizioni ancora peggiori della principale. Ci teniamo allora a rendere noto a più gente possibile come i paesi di montagna, che dovrebbero essere una parte preziosa per il turismo in regione, vengono trattati dai comuni. Grazie al cielo non è così per tutti, però molte zone che sono dei gioielli vengono completamente dimenticate".
In chiesa a Prestento rubate le offerte Pascolini: atto indegno
Hanno forzato la serratura della porta laterale d’accesso alla chiesa di San Lorenzo Martire, a Prestento di Torreano, e introdottisi nel luogo di culto hanno preso di mira la cassetta delle offerte, completamente svuotata: ancora una volta – due, negli ultimi mesi, i precedenti registrati nell’area delle Valli del Torre – i ladri non hanno avuto remore a violare un luogo di culto e a impossessarsi delle elemosine, denaro donato dai fedeli – nelle recenti festività – per i bisognosi. Ad accorgersi dell’accaduto, lunedì, è stato il sacrestano, che imbattutosi nella porta scassinata ha intuito cosa fosse successo: all’interno la conferma, con la cassetta depredata del contenuto, stimato sull’ordine dei 75 euro. «Un atto odioso, indegno, squallidissimo», stigmatizza il sindaco Francesco Pascolini, che si è recato sul posto con i consiglieri Monica Rieppi e Simone Clavora per verificare la situazione, già monitorata dai carabinieri della Compagnia di Cividale, che non appena raccolta la denuncia avevano raggiunto la chiesa per un sopralluogo. «Confidiamo – auspica Pascolini – che le telecamere disseminate sul territorio, in alcuni casi dotate di rilevatori di targa, possano fornire indicazioni utili per individuare i responsabili dell’incursione. L’amministrazione comunale farà di tutto per incrementare il numero degli strumenti di videosorveglianza, tanto a fini di prevenzione e deterrenza, quanto per poter disporre, se necessario, di una copertura che permetta di risalire all’identità di chi compia azioni criminose». —
Il sindaco sollecita la riapertura a Cividale del pronto soccorso
«La riapertura del punto di primo intervento, da mantenere attivo sulle 24 ore, non è più procrastinabile»: nel suo ruolo di sindaco, ma pure di operatore della sanità con trentennale esperienza sul territorio, il primo cittadino-farmacista Francesco Pascolini interviene sul pronto soccorso dell’ospedale di Cividale puntando a smuovere acque ferme da quasi due anni. E il riavvio della funzione sospesa, rileva, non dovrà «ostare a quanto già previsto, cioè il funzionamento della Rsa, con 30 posti letto per la riabilitazione estensiva, e dell’hospice, con 4».
«Auspico – aggiunge – si considi il ripristino dei 20 posti letto di medicina interna, con caratteristiche di media intensità e post acuzie, da gestire in stretto collegamento con l’ospedale di Udine; e alle attività ambulatoriali delle specialità, comprese le sedute di chirurgia ambulatoriale e il day surgery, sarebbe opportuno affiancare un reparto di geriatria, oggi presente solo nell’Asugi. Sono favorevole a una proposta che tenga conto dell’evoluzione del sistema verso una sanità di prossimità, in linea con la scelta di concentrare le specialità in nosocomi attrezzati ad alta competenza e che dia una risposta alla domanda di salute di soggetti fragili e anziani, garantendo un collegamento costante con il presidio udinese e con il Distretto sanitario, per identificarsi come struttura ospedaliera intermedia».
«La nostra regione è caratterizzata da una complessità geografica di cui non si può non tenere conto, ma ritengo che non si possa soggiacere tout court alla logica del risparmio», conclude il sindaco Pascolini. —
tratto da il MESSAGGERO VENETO del 12/12/2021
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